Ministero dell'Università e della Ricerca

“…l’Università diviene pertanto luogo privilegiato d’incontro fra professori, che abbiano la capacità di trasmettere il sapere e i mezzi di farlo progredire attraverso la ricerca e l’innovazione, e studenti, che abbiano il diritto, la volontà e la capacità di arricchirsene…”.

Nei principi generali della Magna Charta Universitatum, sottoscritta da 388 Rettori di atenei europei nel 1988 per il novecentesimo anniversario dell’Università di Bologna, è evidenziato il ruolo che gli istituti di formazione superiore e la ricerca rivestono per la promozione della cultura, messaggio universale di sviluppo, di dialogo, di pace.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca, ricostituito come dicastero autonomo agli inizi del 2020, persegue e sviluppa questi intenti, consapevole del ruolo privilegiato che l’Italia ricopre nel mondo accademico europeo e globale; è a Bologna, infatti, che nasce, convenzionalmente nel 1088, la prima Università del mondo occidentale, per moto spontaneo e informale di alcuni studenti.

Per le tre aree di intervento che sovrintende, Università, Ricerca e Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), il Ministero è strumento istituzionale di integrazione, indirizzo, programmazione, coordinamento, monitoraggio e vigilanza, con compiti di regolamentazione generale e finanziamento.

Il MUR è coinvolto attivamente nelle misure che l’attualità emergenziale impone di approntare; per un supporto al diritto allo studio nella crisi ucraina, ha aperto uno spazio informativo virtuale interattivo, in coordinamento con le istituzioni accademiche. Per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, gestisce la componente 2 della Missione 4 “Dalla Ricerca all’Impresa”.